venerdì 14 giugno 2013

LA SANITA' QUOTIDIANA E NASCOSTA DEGLI INFERMIERI (GAD LERNER)

Indipendentemente dal fatto che le sue idee politiche, espresse nel corso della sua lunga carriera giornalistica, possano essere più o meno condivise, credo che ogni professionista infermiere non possa non condividere ciò che scrive Gad Lerner riguardo la nostra categoria professionale sul suo blog in seguito ad un recente ricovero ospedaliero. Per leggere l’apprezzato contributo, cliccate su QUESTO LINK oppure sull’immagine qui sotto. Di seguito il resto dell’articolo.
 
I professionisti sanitari sono spesso additati come “capro espiatorio” di un sistema sanitario spesso malgestito, nel quale le decisioni vengo prese da persone che spesso non hanno come primo obiettivo, quello della tutela della salute. Per questo capita spesso che si verifichino malfunzionamenti nel sistema e che l’utenza se la prenda con chi è sempre presente nei reparti. In questo scenario fa piacere sentire la voce “fuori dal coro” del giornalista Gad Lerner che difende ed apprezza l’operato degli infermieri.
 
La nostra è una figura professionale molto sottostimata, tant’è vero che molti cittadini non sono nemmeno al corrente del fatto che essa sia effettivamente una figura professionale, con tanto di leggi a sostegno di questa condizione. Lentamente si sta assumendo, fra la popolazione, consapevolezza del fatto che l’infermiere è un professionista laureato, che durante il suo percorso formativo ha svolto ben 3 (!!!) anni di prestazioni lavorative vere e proprie non retribuite. Questo è purtroppo, il prezzo che ancora oggi paghiamo viste le origini e l’evoluzione della nostra professione nel nostro paese. Ancora meno persone sanno che le condizioni organizzative in cui lavoriamo sono spesso disumane e che basta un niente, una minima distrazione, per commettere errori che potrebbero provocare danni irreversibili al paziente.
 
Nonostante tutto questo e molto altro ancora, ogni giorno, ognuno di noi porta  a termine il suo lavoro ed esce dal reparto con la schiena a pezzi … e tanti colleghi quando tornano a casa pensano “Fa che sia andato tutto bene!”.
Valentino

Nessun commento:

Posta un commento