L’età media della popolazione lavorativa sta
costantemente aumentando. Anche e soprattutto fra gli infermieri: un’analisi
dei dati del 2013, relativi agli iscritti ai Collegi IPASVI di tutta Italia,
mostra un costante aumento dell’età media degli infermieri attualmente
operativi, affiancata ad un quasi nullo ricambio generazionale, nel senso che
sono pochissimi i colleghi under 30 neolaureati o laureati da poco che, per
motivi di crisi economica nel settore sanitario e del mercato del lavoro in
generale, trovano occupazione.
Come ben sappiamo il nostro lavoro è faticoso e
stressante, e siamo soggetti al fenomeno del burn out come poche altre
categorie professionali. Attualmente sono operativi oltre 45000 colleghi di età
compresa fra i 55 e i 60 anni e oltre 25000 over 60. Per queste persone, per
una moltitudine di motivi, fra i quali stanchezza, famiglia eccetera, diventa
sempre più arduo condurre la vita da turnista, il che si ripercuote sempre più
sul resto dei colleghi che vengono spesso chiamati a dover svolgere coprire una
turistica sempre più impegnativa, con un numero di riposi sempre minore.
Questo fenomeno, a sua volta provoca un sempre
maggiore livello di stanchezza e logoramento a livello professionale, il che
provoca problemi di tenuta del sistema assistenziale e di efficienza del
sistema diagnostico e terapeutico. Di fronte a questi ed altri problemi sempre
più emergenti nella nostra professione sarebbe necessario, a vantaggio della qualità del servizio reso,
non interrompere ed anzi guidare un graduale ricambio generazionale.
In tal senso è stata fatta una proposta di legge che,
secondo i firmatari, senatori Boeti e Silvestro, riprende alcune azioni
sperimentali in atto o in fase di avvio in alcune regioni italiane, con un
costo contenuto (l’integrazione dei contributi per l’infermiere ”senior"
vicino alla pensione che diminuisce il proprio orario di lavoro per far spazio
ad un infermiere "junior" senza conseguenze sull’ammontare dei
contributi pensionistici), determina i seguenti benefici:
- contrasto alla disoccupazione giovanile;
- ingresso di forza lavoro giovane, motivata e preparata a beneficio degli assistiti e dell'organizzazione sanitaria;
- percorso di uscita “morbido” dal lavoro per infermieri "senior" con riconoscimento della loro pregressa esperienza e valorizzazione delle competenze da loro maturate attraverso lo svolgimento della funzione di mentore.
Il disegno di legge è disponibile a QUESTO LINK. Questo pare essere un periodo di cambiamento per la nostra professione, rimaniamo in attesa altri aggiornamenti.
A presto,
Valentino
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