venerdì 28 giugno 2013

STAYING ALIVE (con il MITICO KEN JEONG)

Ciao a tutti!

Avete letto il recente articolo pubblicato su questo blog riguardante VIVA! – Una campagna per non morire di Arresto Cardiaco? Se non l’avete fatto potete leggerlo CLICCANDO QUI! Durante le mie ricerche su Internet ho trovato il sito di quella che possiamo definire la versione made in U.S.A. della campagna VIVA!, intitolata “Staying Alive”, creata dall’American Heart Association, l’equivalente della nostra I.R.C.
 
 
Si sa che gli Americani sono molto attenti alla spettacolarità e visibilità di ogni loro iniziativa, pertanto sono stati creati a supporto della campagna, un Sito Internet, tonnellate di materiale consultabile e scaricabile dal Web (ovviamente in inglese, ma consultabile tranquillamente anche da noi con una minima conoscenza della lingua) e  un Tour itinerante in tutti gli Stati Uniti con un palco mobile a dir poco impressionante.


Tutto questo impreziosito dalla presenza di un testimonial di grande impatto: l’attore KEN JONG, ovvero l’interprete di Mister Chow nella trilogia “Una Notte da Leoni”. Il risultato è questo: date un'occhiata a questo video...



Il sito dell’iniziativa è disponibile a QUESTO LINK.

Ciao a tutti, a presto

Valentino

martedì 25 giugno 2013

COLLANA DI E-BOOK GRATUITI

Ciao a tutti!

Quest’oggi vi parlo di una pagina molto interessante del sito del Collegio IPASVI di Roma, dalla quale è possibile scaricare un buon quantitativo di materiale interessante e ben fatto. Si tratta di una serie di E-Book, veri e propri libri provenienti dagli Atti delle relazioni congressuali dei convegni.
 
Gli argomenti sono i più diversi, dall’Assistenza al malato oncologico, al soccorso al paziente poli traumatizzato. Non mancano gli aspetti dedicati alla ricerca, oppure organizzativi e gestionali, utili ai coordinatori.
Si tratta di documenti ben fatti, molto esaustivi e approfonditi sugli argomenti trattati, basti pensare che alcuni di essi vantano una lunghezza superiore alle 150 pagine! Ma la cosa migliore è che sono disponibili gratuitamente. Ecco l’elenco degli E-Book, cliccando su ognuno di essi accedete direttamente ai file che potrete scaricare:








domenica 23 giugno 2013

RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE

LA CRISI OCCUPAZIONALE E I TAGLI ALLA SANITA’



Durante il consiglio nazionale straordinario del 7 giugno dell’IPASVI, abbiamo avuto un quadro della situazione attuale del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Uno dei fattori sconcertanti sottolineati dalla presidentessa Silvestro, è la continua riduzione del costo del personale (35, 6 miliardi di euro), con un decremento del 1,4% rispetto al 201, come conseguenza degli interventi di contenimento della spesa pubblica imposta dalle ultime manovre, prima fra tutte la spending review, la maxi manovra che ha individuato nell’istruzione e nella sanità, i settori di maggiore e più drastico intervento.

Ciò per quanto riguarda la Sanità Pubblica, ma le cose non vanno certo meglio per la Sanità Privata, anch’essa in piena crisi economica, in quanto finanziata in larghissima percentuale con soldi provenienti dai rimborsi DRG, quindi dalle Regioni, le quali, avendo già scarse risorse destinate al finanziamento della Sanità pubblica, hanno iniziato da tempo a chiudere i rubinetti anche per le fondazioni, ospedali e qualsivoglia struttura privata, con conseguente crollo delle assunzioni di personale e peggioramento drammatico delle condizioni di chi è già impiegato e conseguente peggioramento della qualità dell’assistenza prestata. Sono sempre più frequenti, inoltre, i casi di strutture, anche valide dal punto di vista clinico e assistenziale, scoperte in grave deficit di bilancio  e quindi, considerate insolventi, con conseguenti, terribili ripercussioni sul personale del Comparto, con licenziamenti e decurtazioni di sostanziose “fette” di stipendio.

Secondo l’IPASVI, il tasso occupazionale è sceso per gli infermieri ad un anno dalla laurea, dal 94% del 2007 all’83% del 2010 con segni oggettivi di un’ulteriore riduzione. Siamo quindi ad una “stasi occupazionale” che ha indotto alcuni Collegi a sostenere la necessità della chiusura o sospensione di una parte dei corsi di laurea in Infermieristica. Oppure, in alternativa, diminuire i posti disponibili per ogni ateneo. Questa linea di comportamento non porterebbe però alcun giovamento in quanto la sospensione dei corsi di laurea non risolverebbe in alcun modo la questione della stasi occupazionale ma getterebbe le basi per problemi ben maggiori nel medio e lungo periodo. Perché?

Purtroppo nel nostro Paese , come tutti sappiamo, non è esiste la facoltà di Infermieristica: il suddetto corso di laurea è afferente alla facoltà di Medicina e Chirurgia, così come anche tutti i livelli di formazione post base quali corsi di perfezionamento, master di vario livello, lauree magistrali, dottorati di ricerca. E tutti noi sappiamo anche quanto è stato lungo il processo legislativo che ha fatto si che il Corso di Infermieristica divenisse un Corso di Laurea, contrariamente ai paesi Anglosassoni, dove la facoltà di Nursing è attiva da decenni e addestra professionisti con capacità tecniche e pratiche notevolmente più approfondite rispetto a quelle che ci vengono fornite nelle nostre Università. Conseguenza di tutto ciò è una sorta di “sudditanza accademica” in cui la nostra professione si trova, fin dalla fase formativa, rispetto a quella medica. E questo si ripercuote ancora troppo spesso anche negli ambienti di lavoro. Basti pensare che in varie Università, la direzione delle Lauree Magistrali in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche è affidata a Medici (vedi UNIMI). Diminuire i posti disponibili e il numero di facoltà significherebbe creare problemi notevoli, fra i quali:

·        il mantenimento dei docenti e dei Ricercatori in Scienze infermieristiche, che diverrebbero in esubero

·       diminuzione della forza contrattuale della professione in ambito accademico;

·       debole sviluppo della disciplina infermieristica.

Quindi, gran parte di ciò che è stato ottenuto in ambito formativo in decenni di storia della nostra professione nel nostro paese, andrebbe perduto. Una situazione complicata, resa ancor più intricata da una recente Riforma universitaria che, visto il numero esorbitante di corsi attualmente esistenti nei vari atenei del nostro paese, ha vietato l’apertura di nuove Facoltà.

La realtà dei fatti dice comunque che l’infermiere è una figura professionale infinitamente importante, ma attualmente sempre più carente all’interno del SSN. Il compito della Rappresentanza professionale deve essere costantemente quello di rendere evidente che la carenza e mancanza di infermieri ha una oggettiva ricaduta su:

·        mantenimento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza);

·       attuabilità del potenziamento delle cure primarie e dell’assistenza infermieristica domiciliare (tanto paventata in varie e recenti campagne elettorali);

·       attivazione delle strutture sanitarie e socio sanitarie territoriali intermedie;

·       fattibilità della presa in carico di cittadini anziani, con patologie cronico - degenerative o fragili che necessitano di continuità assistenziale lungo l’intero arco della vita.

LA QUESTIONE MEDICA


Ma non sono solamente questi i punti dolenti da affrontare e risolvere. Al centro del dibattito vi è, per gli infermieri,anche la “questione medica”. Prima che fosse presentato il disegno di legge riguardante la creazione degli ordini professionali, era già presente la volontà di creare gli ordini professionali. Fattore che ha creato più di una voce di dissenso e protesta nella classe medica in quanto convinta che un’ eventuale trasformazione degli attuali collegi in ordini porterebbe, in misura sempre maggiore, un trasferimento di competenze mediche verso altre professioni.

Anche in questo caso, l’impegno della compagine professionale tutta, su questa “questione”, deve essere forte e corale”. Deve essere attivato e mantenuto il confronto, l’analisi e il dibattito per quanto attiene il costrutto disciplinare e la sfera di decisionalità, vista la sempre crescente evoluzione delle competenze e dell’operatività infermieristica nei campi clinico, assistenziale, organizzativo,  gestionale e formativo.  Ma soprattutto, è necessario un cambio di marcia: ci dicano in che cosa consiste l’atto medico, ci dicano sulla base di quali elementi giuridici, disciplinari, formativi, si sostengono alcune posizioni professionali che si riverberano nella stampa di settore e minano i rapporti e le relazioni professionali.

La definizione di atto medico, emanata al vertice di Bruxelles nel 2005 è la seguente: "L'atto medico ricomprende tutte le attività professionali, ad esempio di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educative, organizzative, cliniche e di tecnologia medica, svolte al fine di promuovere la salute, prevenire le malattie, effettuare diagnosi e prescrivere cure terapeutiche o riabilitative nei confronti di pazienti, individui, gruppi o comunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche. L'atto medico è una responsabilità del medico abilitato e deve essere eseguito dal medico o sotto la sua diretta supervisione e/o prescrizione". Tutto ciò non si discosta di molto da quanto detto nelle leggi 739 del 1994, nella 42 del 1999 e nella 251 del 2000

Si può definire, quindi conclusa da diversi anni, ormai, la stagione basata sulla mitologia della centralità e primazia della professione medica su tutte le altre professioni, e del paternalismo medico, ed è evidente che la riflessione su tale questione riverbera anche sul tasso di occupazione degli uni piuttosto che degli altri, sulla ridefinizione dei paradigmi relazionali tra le professioni e tra le professioni e i cittadini e sul ridisegno dello status sociale ed economico/contrattuale.

Voi cosa ne pensate?

venerdì 21 giugno 2013

LEGGE SUGLI ORDINI PROFESSIONALI, E' LA VOLTA BUONA?

Diversi cambiamenti riguardanti la nostra professione sembra stiano prendendo forma in questo periodo. L’ingresso in Senato della presidente della Federazione Nazionale Collegi IPASVI Annalisa Silvestro, potrebbe costituire la svolta per portare all’attenzione della classe politica le esigenze dei professionisti infermieri.
 
Sono stati preparati in questi giorni diversi disegni legge riguardanti la professione infermieristica: il primo, quello sul “Ricambio Generazionale Infermieristico”, di cui vi ho parlato qualche giorno fa in questo articolo (LINK) e quello riguardante la creazione degli “Ordini delle Professioni Sanitarie”. Quest’ultimo, se fosse approvato sarebbe il tanto atteso fattore attuativo della legge numero 43 del 2006, ovvero la Legge delega al Governo di allora, per la creazione degli Ordini delle Professioni Sanitarie, il quale non fu mai applicato.
 
Diamo un’occhiata insieme a questo Disegno Legge.
 

PREMESSA
 
All’interno del nostro Sistema Sanitario Nazionale operano, in qualità di liberi professionisti o di lavoratoti dipendenti, persone appartenenti 27 categorie professionali non mediche, le quali costituiscono la maggioranza assoluta del personale sanitario.
 
Di questi, sono rappresentati da un ordine professionale solamente i medici chirurghi, gli odontoiatri, i medici veterinari e i farmacisti. Alcune fanno capo ad un collegio o ad un’associazione professionale rappresentativa, mentre una parte di esse non sono addirittura rappresentate da alcun tipo di associazione. In questo quadro è necessaria una ridefinizione delle norme che consentano anche alle altre professioni, l’accesso ad un ordine professionale.
 

LA DIFFERENZA FRA COLLEGIO E ORDINE 
 
Con il termine ordine professionale, si identifica un’istituzione autogovernata, identificativa di una professione, riconosciuta dalla legge, avente il fine di garantire la qualità delle attività svolte dai professionisti; ad essa lo Stato affida il compito di tenere aggiornato l'albo e il codice deontologico, tutelando la professionalità della categoria. E fin qui riconosciamo anche l’operato del collegio IPASVI. La denominazione di Ordine Professionale viene di solito usata in relazione a quelle professioni per le quali è richiesto un titolo di studio di livello non inferiore alla laurea, oltre ovviamente al superamento del relativo esame di abilitazione.
 
Per le professioni per le quali è sufficiente un diploma di scuola secondaria superiore, si usa di solito la denominazione di collegio professionale. Tale distinzione terminologica non è, comunque, seguita in modo rigoroso dal legislatore (ad esempio, l'Ordine dei giornalisti ha tale denominazione, nonostante non sia richiesta la laurea per l'esercizio della professione).
 
Come sappiamo, il professionista infermiere risponde ad entrambi i requisiti sopra esposti, senza contare tutti i vari livelli di formazione post base (master, lauree magistrali, dottorato di ricerca) ormai ampiamente collaudati e diffusi in ambito universitario.
 
L’INIZIATIVA
 
La questione dell’assetto professionale sanitario riguarda più di 800.000 dipendenti, suddivisi in 9 categorie professionali regolamentate con albi, ordini e collegi (medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari, ostetriche e tecnici radiologi) oltre a 140.000 persone appartenenti alle rimanenti 17 categorie non rappresentate da alcun tipo di rappresentanza, fra i quali fisioterapisti, tecnici della prevenzione, dietisti eccetera.

mercoledì 19 giugno 2013

IL RICAMBIO GENERAZIONALE INFERMIERISTICO

L’età media della popolazione lavorativa sta costantemente aumentando. Anche e soprattutto fra gli infermieri: un’analisi dei dati del 2013, relativi agli iscritti ai Collegi IPASVI di tutta Italia, mostra un costante aumento dell’età media degli infermieri attualmente operativi, affiancata ad un quasi nullo ricambio generazionale, nel senso che sono pochissimi i colleghi under 30 neolaureati o laureati da poco che, per motivi di crisi economica nel settore sanitario e del mercato del lavoro in generale, trovano occupazione.


Come ben sappiamo il nostro lavoro è faticoso e stressante, e siamo soggetti al fenomeno del burn out come poche altre categorie professionali. Attualmente sono operativi oltre 45000 colleghi di età compresa fra i 55 e i 60 anni e oltre 25000 over 60. Per queste persone, per una moltitudine di motivi, fra i quali stanchezza, famiglia eccetera, diventa sempre più arduo condurre la vita da turnista, il che si ripercuote sempre più sul resto dei colleghi che vengono spesso chiamati a dover svolgere coprire una turistica sempre più impegnativa, con un numero di riposi sempre minore.

Questo fenomeno, a sua volta provoca un sempre maggiore livello di stanchezza e logoramento a livello professionale, il che provoca problemi di tenuta del sistema assistenziale e di efficienza del sistema diagnostico e terapeutico. Di fronte a questi ed altri problemi sempre più emergenti nella nostra professione sarebbe necessario,  a vantaggio della qualità del servizio reso, non interrompere ed anzi guidare un graduale ricambio generazionale.

In tal senso è stata fatta una proposta di legge che, secondo i firmatari, senatori Boeti e Silvestro, riprende alcune azioni sperimentali in atto o in fase di avvio in alcune regioni italiane, con un costo contenuto (l’integrazione dei contributi per l’infermiere ”senior" vicino alla pensione che diminuisce il proprio orario di lavoro per far spazio ad un infermiere "junior" senza conseguenze sull’ammontare dei contributi pensionistici), determina i seguenti benefici:
  • contrasto alla disoccupazione giovanile;
  • ingresso di forza lavoro giovane, motivata e preparata a beneficio degli assistiti e dell'organizzazione sanitaria;
  • percorso di uscita “morbido” dal lavoro per infermieri "senior" con riconoscimento della loro pregressa esperienza e valorizzazione delle competenze da loro maturate attraverso lo svolgimento della funzione di mentore.
Il disegno di legge è disponibile a QUESTO LINK. Questo pare essere un periodo di cambiamento per la nostra professione, rimaniamo in attesa altri aggiornamenti.

A presto,
Valentino

martedì 18 giugno 2013

PER UN'ESTATE SICURA...

L’estate quest’anno si è  fatta attendere parecchio, non si era visto un mese di maggio tanto piovoso e freddo da più di vent’anni … Ma ora la bella stagione è arrivata improvvisamente, con tutto il suo caldo tipico, senza però, quel cambio graduale di temperatura, che ci accompagna usualmente verso i giorni più caldi dell’anno, rendendoli sopportabili, poco alla volta. Questo cambio repentino si è fatto sentire e ha reso il caldo torrido di questi giorni difficilmente sopportabile per le fasce più deboli della popolazione.
 
 
In previsione di possibili incrementi di temperatura collegati all’approssimarsi della stagione estiva, che potrebbero costituire, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, un rischio per la salute, il Ministero ha varato il Programma Nazionale di Prevenzione “Estate sicura 2013” e ha reso disponibili, sul sito istituzionale, informazioni e consigli sulle misure generali da adottare per affrontare il caldo senza rischi.
 
Disponibili a QUESTO LINK una serie di consigli utili per la cittadinanza e per gli operatori sanitari, risposte alle domande più comuni sull’argomento, i metodi per affrontare i colpi di calore, l’indicazione dei livelli di rischio costantemente aggiornati riguardanti l’intero territorio nazionale e molto altro …
 
Ecco anche i link per scaricare direttamente:
Sarebbe auspicabile la massima diffusione del secondo manuale per la popolazione, specialmente a chi intenda mettersi in viaggio o affrontare villeggiature in località particolarmente torride in compagnia di bambini o persone anziane.
Buona lettura, e per chi c'è già... Buone Vacanze!

Valentino

lunedì 17 giugno 2013

CORSO "GOVERNO CLINICO" DISPONIBILE !!

Cari colleghi,
il corso "GOVERNO CLINICO" offerto dalla piattaforma FADINMED è adesso DISPONIBILE. Vi ricordo che vale 20 crediti ECM ed è valido fino al 14 giugno 2014. Accedete al sito cliccando sulla simpatica immagine qui sotto.
 
Buon lavoro,
Valentino

FAD ECG NELLO STEMI - INIZIO IMMINENTE

Ciao a tutti,

pare che oltre al corso sul Governo Clinico offerto da FADINMED (Leggi Articolo), sia imminente la partenza di un altro programma formativo FAD gratuito intitolato “ECG NELLO STEMI: DALLA DIAGNOSI AL DECISION MAKING”, offerto dalla piattaforma Tecno Fad, valido per l’assegnazione di 4 crediti ECM.
Anche questo corso sarebbe dovuto partire in data 15 giugno ma, momentaneamente, ecco ciò che compare sul sito, riguardo al programma formativo. Questo LINK per accedere al sito in questione.
Come nel caso del corso riguardante il Governo Clinico, credo che anche questo corso sarà pubblicato entro breve. Ritengo infatti che sia controproducente in termini di affidabilità per un provider annunciare la pubblicazione di corso FAD per poi cancellarlo improvvisamente. Dovremo, però, pazientare ancora un po. Ovviamente vi terrò aggiornati qui e sulla pagina Facebook.
A presto,
Valentino.

sabato 15 giugno 2013

CORSO GRATIS DA OBIETTIVO INFERMIERE

Salve a tutti,
il sito OBIETTIVOINFERMIERE.it offre la possibilità di partecipare ad un corso FAD ECM veramente ben fatto, intitolato “I Piani di Assistenza nelle Malattie Neurologiche”, valido per 9 crediti ECM.
Per svolgere il corso gratuitamente bisogna disporre di un codice di sblocco, per ottenere il quale è necessario rispondere ad un breve sondaggio riguardante la formazione in modalità FAD, disponibile a QUESTO LINK. Una volta aperto il sito cliccate sul tasto rosso CLICCA QUI.
 
N.B.: il codice verrà rilasciato solo alle prime 250 persone che completeranno il questionario, se compilerete il tutto in tempo, il codice vi verrà inviato all’indirizzo mail che indicherete nel form di iscrizione dopo 3 \ 4 giorni.
Non sono a conoscenza di quanti posti siano ancora disponibili ma una cosa è certa: vale la pena di provare, anche perché potremmo avere l’opportunità di svolgere gratuitamente un corso che normalmente costerebbe 40 euro!! Fatemi sapere se fate in tempo!!
Ciao a tutti,
Valentino.

"GOVERNO CLINICO" - NUOVO CORSO GRATIS - 20 CREDITI

il provider FADINMED ha reso disponibile da oggi un nuovo corso ECM FAD gratuito intitolato “Governo Clinico: Innovazioni, Monitoraggio Performance Cliniche, Formazione”. Vale 20 crediti ECM e sarà attivo fino al 14 giugno 2014. Per accedere al sito cliccate su QUESTO LINK oppure sull’immagine. Di seguito il razionale del corso.
 
Prima di accedere considerate comunque che il corso è stato pubblicato solo da poche ore e quindi, per ragioni di manutenzione del sito web, e di verifica del corretto funzionamento del corso on – line, non è ancora immediatamente disponibile all’utenza, ma lo sarà entro poche ore. Ovviamente vi terrò aggiornati.
 
1° modulo - nella qualità e sviluppo di un sistema sanitario un ruolo fondamentale viene svolto dalla capacità del sistema di accogliere le innovazioni. l’obiettivo è quello di diffondere a tutti gli operatori sanitari la cultura dell’innovazione e della valutazione delle tecnologie ed aumentare il livello di consapevolezza rispetto all’importanza di tale approccio nel governo dei sistemi sanitari.


venerdì 14 giugno 2013

LA SANITA' QUOTIDIANA E NASCOSTA DEGLI INFERMIERI (GAD LERNER)

Indipendentemente dal fatto che le sue idee politiche, espresse nel corso della sua lunga carriera giornalistica, possano essere più o meno condivise, credo che ogni professionista infermiere non possa non condividere ciò che scrive Gad Lerner riguardo la nostra categoria professionale sul suo blog in seguito ad un recente ricovero ospedaliero. Per leggere l’apprezzato contributo, cliccate su QUESTO LINK oppure sull’immagine qui sotto. Di seguito il resto dell’articolo.
 
I professionisti sanitari sono spesso additati come “capro espiatorio” di un sistema sanitario spesso malgestito, nel quale le decisioni vengo prese da persone che spesso non hanno come primo obiettivo, quello della tutela della salute. Per questo capita spesso che si verifichino malfunzionamenti nel sistema e che l’utenza se la prenda con chi è sempre presente nei reparti. In questo scenario fa piacere sentire la voce “fuori dal coro” del giornalista Gad Lerner che difende ed apprezza l’operato degli infermieri.
 
La nostra è una figura professionale molto sottostimata, tant’è vero che molti cittadini non sono nemmeno al corrente del fatto che essa sia effettivamente una figura professionale, con tanto di leggi a sostegno di questa condizione. Lentamente si sta assumendo, fra la popolazione, consapevolezza del fatto che l’infermiere è un professionista laureato, che durante il suo percorso formativo ha svolto ben 3 (!!!) anni di prestazioni lavorative vere e proprie non retribuite. Questo è purtroppo, il prezzo che ancora oggi paghiamo viste le origini e l’evoluzione della nostra professione nel nostro paese. Ancora meno persone sanno che le condizioni organizzative in cui lavoriamo sono spesso disumane e che basta un niente, una minima distrazione, per commettere errori che potrebbero provocare danni irreversibili al paziente.
 
Nonostante tutto questo e molto altro ancora, ogni giorno, ognuno di noi porta  a termine il suo lavoro ed esce dal reparto con la schiena a pezzi … e tanti colleghi quando tornano a casa pensano “Fa che sia andato tutto bene!”.
Valentino

giovedì 13 giugno 2013

14 GIUGNO, GIORNATA MONDIALE DEL DONATORE DI SANGUE

SONO SUFFICIENTI POCHI MINUTI PER COMPIERE UN GESTO DAL VALORE INESTIMABILE. LA DONAZIONE DI SANGUE E’ UN ATTO DI GRANDE ATTENZIONE PER IL PROSSIMO E UNA FONTE DI SPERANZA PER TANTE PERSONE CHE NECESSITANO DI CURE IMMEDIATE.

Il 14 giugno si celebra la la GIORNATA MONDIALE DEL DONATORE DI SANGUE … Ma perché questa data? Perché è il giorno della nascita di Karl Landsteiner, che scoprì i gruppi sanguigni.

La donazione del sangue e dei suoi componenti è un atto di solidarietà e di civiltà che offre a milioni di persone la possibilità di continuare a vivere. L’Italia dispone di un ottimo “Sistema sangue” che consente il conseguimento di egregi  risultati in termini di autosufficienza nella produzione di sangue ed emo componenti sicuri, grazie agli oltre un milione e 700 mila donatori volontari, le associazioni e federazioni di donatori, i professionisti delle strutture sanitarie che operano in tal senso.

Per saperne di più date un’occhiata al sito dell’AVIS.

mercoledì 12 giugno 2013

VIVA! - UNA CAMPAGNA PER NON MORIRE DI ARRESTO CARDIACO


Lo scorso 14 giugno il Parlamento europeo ha invitato gli Stati Membri a istituire una Settimana di sensibilizzazione dedicata all’arresto cardiaco, con lo scopo di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare. La settimana in questione per l’anno 2013 sarà quella dal 14 al 20 ottobre. Ma perché questa iniziativa?

ECCO QUALCHE NUMERO ...
In Italia, secondo l’Italian Resuscitation Council, ci troviamo di fronte a una vera e propria strage: oltre 60 mila persone all'anno vengono colpite da arresto cardiaco, con una media di 164 al giorno. Nel 70% dei casi l'evento avviene in presenza di testimoni, ma la maggior parte degli italiani non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare.

A livello europeo sono oltre quattrocentomila le persone colpite da AC improvviso, con una percentuale di sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale che non supera il 20%. In altri termini, ogni giorno nel Vecchio Continente l’arresto cardiaco uccide tante persone quante potrebbero essere trasportate da due Jumbo. Eppure, molte di loro potrebbero essere salvate se fossero praticati tempestivamente e in maniera corretta massaggio cardiaco e defibrillazione precoce.

Uno studio effettuato su 13.769 pazienti con arresto cardiaco ha mostrato che la sopravvivenza aumenta del 9% quando la rianimazione viene eseguita da un testimone prima dell'arrivo dei soccorsi; percentuale che sale al 38% nel caso in cui il testimone abbia usato tempestivamente il defibrillatore. Superare la paura di utilizzarlo diventa perciò fondamentale per la salvezza di molte persone.

È a partire da queste cifre che nel giugno del 2012 il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri dell’UE ad organizzare per il 2013 una settimana di sensibilizzazione con lo scopo di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari sull’arresto cardiaco.

L'INIZIATIVA


lunedì 10 giugno 2013

ASSISTENZA PENITENZIARIA A CARICO DEL SSN - NUOVE PROSPETTIVE FORMATIVE

Due provvedimenti normativi hanno determinato e determineranno variazioni notevoli del funzionamento di una parte del Sistema Sanitario, nella fattispecie quella della sanità penitenziaria, oltre a prospettare nuovi orizzonti formativi per i professionisti infermieri.

Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1°aprile 2008 si trasferiva la gestione dell’Assistenza Penitenziaria al SSN e si sanciva la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari a partire dal primo Aprile 2014. La Legge numero 57 del 23 maggio 2013 prevedeva invece l’obbligo per le ASL, della presa in carico delle persone dimesse.


Con il trasferimento della responsabilità dell'assistenza penitenziaria al SSN e l'imminente chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la nuova sfida per la professione infermieristica è quella di prepararsi al meglio per affrontare questa nuova tipologia di fabbisogno assistenziale.

In questo quadro, iniziano a comparire iniziative formative specifiche e strutturate, quale quella della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica “Gemelli” di Roma, che ha istituito per il prossimo anno accademico 2013-2014, presso il polo formativo dell’ Ospedale Cottolengo di Torino, il Master universitario di primo livello in “Assistenza Infermieristica Penitenziaria”, che avrà lo scopo di favorire l’acquisizione di competenze avanzate nell’ambito assistenziale, gestionale, organizzativo,  etico e deontologico, necessarie per garantire un’assistenza globale, continua e integrata all’interno dell’ambito penitenziario.

Le competenze acquisite saranno rivolte alle persone detenute o internate, recluse in istituti penitenziari o reparti speciali ospedalieri, utenti di comunità riabilitative, pazienti ricoverati presso ospedali psichiatrici o giudiziari, adolescenti e giovani adulti reclusi in comunità minorili. 

domenica 9 giugno 2013

LE RACCOMANDAZIONI SUGLI EVENTI SENTINELLA

Ciao a tutti,

oggi vorrei spendere due parole su un argomento molto importante per l’attività professionale non solo degli infermieri ma di tutti i professionisti che operano a contatto diretto con il paziente.
Ciò a cui mi riferisco sono i cosiddetti “Eventi Sentinella”, dei quali ritengo sia opportuno per ciascuno di noi conoscere quantomeno una definizione e l’elenco degli stessi, almeno di quelli che possono interessare la nostra pratica quotidiana. La conoscenza delle strategie per identificare i fattori di rischio e la capacità di saper prevenire gli eventi avversi da parte di tutti i professionisti sanitari contribuisce in modo eccellente all’aumento della sicurezza per i pazienti.
 
Sono definiti Eventi Sentinella quegli eventi avversi di particolare gravità, che causano morte o gravi danni al paziente e che determinano una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario. La sorveglianza degli eventi sentinella costituisce un’importante azione di sanità pubblica, rappresentando uno strumento indispensabile per la prevenzione di tali evenienze e per la promozione della sicurezza dei pazienti.
 
Ecco una lista degli eventi sentinella:

venerdì 7 giugno 2013

L'INFERMIERE E IL SOGNO DELLA PIENA AUTONOMIA PROFESSIONALE

 
Quello sanitario è un settore molto complicato, al cui interno operano più o meno in sintonia, una trentina di diverse figure  professionali (medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici sanitari etc), con un proprio specifico ed autonomo ambito professionale. Il risultato è quindi una sanità plurale nella quale non vi è una centralità esclusiva di una professione ed un ruolo secondario di un’altra, bensì l’interdipendenza funzionale di una dall’altra e viceversa.

Va dato atto al Ministero della Salute ed alle Regioni di aver ben interpretato questo fenomeno attivando il confronto fra le professioni sanitarie interessate, compresa quella medica, dando vita al “Tavolo tecnico per l’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie e per l’introduzione delle specializzazioni”, che ha prodotto una proposta di intesa innovativa, che si fonda sul principio che l’evoluzione scientifica, tecnologica e formativa in atto all’interno della sanità, fa sì che le attuali competenze delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione possano essere arricchite di competenze, anche di quelle che oggi vengono svolte dalle altre professioni sanitarie, in primis quelle mediche, senza che venga meno per quest’ultime la loro titolarità.

L’intesa realizzata sulle professioni sanitarie, può costituire il metodo con il quale possono essere individuate le nuove avanzate competenze attribuibili nello specifico anche alle professioni infermieristiche; metodo che ha come condizione indispensabile la realizzazione, da parte delle professioni interessate, di un’intesa per individuare, concordandole, quali funzioni possano implementare le competenze. Va anche detto però che una scelta così radicale tale da operare un’inversione di tendenza con preesistenti logiche di competenze non può che attuarsi per il tramite del convincimento e della condivisone, tra le professioni interessate.

Le aree di specializzazione individuate per ogni professione, possono essere riempite di contenuti professionali per l’individuazione delle nuove competenze avanzate e specialistiche da attribuire indicando ordinamenti didattici omogenei a livello nazionale per i percorsi formativi universitari post base come i master. Ricordiamo come, in alcuni paesi esteri, esista un numero quasi equivalente di specializzazioni per il medico e per l’infermiere. Questo tipo di accordo avrebbe l’effetto di promuovere le buone pratiche e di favorire in forma omogenea sul territorio nazionale l’innovazione e l’adesione a modelli organizzativi.

E’ evidente che tutto ciò ha come conseguenza una rivisitazione migliorativa anche del ruolo e della professione medica: in questo tipo di organizzazione il medico potrà meglio impiegare il suo tempo di lavoro impegnandolo maggiormente sulla clinica, quindi nell’essenza propria della sua professione.

L’attuazione delle leggi 251/00 e 43/2006

martedì 4 giugno 2013

NUOVO FREE DOWNLOAD - ATTENZIONE ALL'ALCOL

Cari Colleghi!
 
Da oggi sarà finalmente disponibile per tutti i lettori del blog il download completamente gratutito, dell'ultimo lavoro firmato FAD INFERMIERI, intitolato "Attenzione all'Alcol", per la preparazione del quale ho speso innumerevoli energie e spero tanto quindi sia di vostro gradimento.
 
 
Il documento, una sorta di metanalisi, cerca di affrontare il problema dell'alcolismo a 360 gradi, prendendo in esame vari aspetti di quella che è riconosciuta come una delle maggiori piaghe sociali in quanto causa di centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo ogni anno, oltre che di una moltitudine di patologie ad esso correlate. Il download del documento è disponiblie cliccando sull'immagine qui sopra o da QUESTO LINK.
 
Dal punto di vista infermieristico, il documento può dare degli spunti professionali interessanti, nel capitolo dedicato all'identificazione precoce dei segni e sintomi di astinenza alcolica, all'impiego delle scale CAGE e CIWA Ar e alle modalità di trattamento del paziente con questo tipo di problematica.
 
Inoltre oggi è una giornata molto importante per il Blog, in quanto la pagina Facebook ha finalmente raggiunto la quota di 2000 fan, un risultato molto importante e colgo quindi l'occasione per ringraziare ognuno di voi!
 
A presto,
Valentino