L’igiene dell’individuo, oltre che attraverso tutti i
provvedimenti dettati dall’igiene, viene
anche realizzata, anzi completata da una serie di semplici norme che specie in
un ambiente a rischio quale l’ospedale, gli operatori devono osservare.
L’igiene personale è una esigenza fondamentale
dell’individuo e può variare da soggetto a soggetto. Durante il ricovero
ospedaliero assume una grande importanza psicologica e fisiologica in quanto
contribuisce a mantenere inalterata la funzione protettiva della pelle che
quotidianamente è esposta a notevoli sollecitazioni.
Le norme di igiene personale sono principalmente
rappresentate dalla pulizia della superficie corporea (corpo, capelli) e dal
vestiario. Capelli non protetti e ciocche di capelli pendenti sul viso
spostandosi ad ogni movimento possono diffondere microrganismi presenti su
essi, ad es. durante la medicazione di una ferita aperta.
Altro comportamento contribuente in modo notevole alla
diffusione delle infezioni è indossare
scarpe non pulite o di materiale difficile da pulire come stoffa, camoscio,
sughero legno non laccato etc.
Al di là di questa piccola premessa è bene ricordare che tra
le singole azioni atte a prevenire le infezioni ospedaliere, il lavaggio delle
mani è considerata la più importante. A conferma di ciò intervengono decine di
studi svolti da diversi servizi di igiene e dal CDC.
La popolazione microbica presente sulla cute delle mani può
essere di due tipi:
- Residente: costituita da microrganismi che colonizzano
stabilmente la cute di cui il 20% si trovano nelle pieghe profonde e nei
follicoli piliferi, e l’80% sono disposti negli strati superficiali. I microrganismi
degli strati profondi sono pressoché inaccessibili alla disinfezione.
- Transitoria: è costituita da microrganismi patogeni e non
patogeni che, pervenuti occasionalmente sulla cute, possono sopravvivervi per
un tempo limitato, ma non colonizzare sistematicamente la cute stessa. In una
struttura ospedaliera sono frequentemente patogeni e antibiotico-resistenti,
vengono acquisiti e ceduti con facilità e sono quindi facilmente rimovibili con
un semplice lavaggio con acqua e sapone.
Nella pratica, riveste un ruolo fondamentale soprattutto la
frequenza con la quale viene effettuato il lavaggio. Un ruolo centrale nella
trasmissione delle infezioni è svolto dalle mani, specialmente del personale
ospedaliero: moltissimi microrganismi sono, infatti, in grado di colonizzare
temporaneamente o stabilmente le mani.
Il lavaggio delle mani rappresenta da solo il mezzo più
idoneo ed efficace per prevenire la
trasmissione delle infezioni. Il lavaggio delle mani, a
seconda della tecnica utilizzata, si distingue in:
- lavaggio sociale: con l’impiego di acqua e sapone liquido;
- lavaggio antisettico: eseguito con sostanze
detergenti-disinfettanti;
- lavaggio chirurgico: praticato con sostanze disinfettanti .
L’uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani. I
guanti contaminati utilizzati dall’operatore possono diventare un importante e
spesso trascurato veicolo di diffusione dei microrganismi nell’ambiente.
Di seguito sono riportate alcune brochure interessanti che
integrano e ampliano quanto ho scritto qui sopra in modo chiaro e molto
sintetico.
Valentino
È vero, il lavaggio delle mani è importantissimo per l'igiene, così come l'asciugatura. Per questo preferisco quando possibile utilizzare quei servizi igienici che hanno un sistema di asciugamani elettrico.
RispondiElimina