Ciao a tutti!
Durante la mia odierna ricerca di opportunità formative e notizie da segnalarvi e condividere con voi lettori, mi sono imbattuto in un articolo interessante pubblicato ieri sulle pagine de "Il Giornale". La tematica è molto seria e lo sta diventando sempre più ogni giorno che passa. Si tratta della piaga della LUDOPATIA, ovvero quella patologia a causa della quale, similmente a quel che accade nei casi di dipendenza da sostanze stupefacenti, il paziente sviluppa una totale assuefazione verso il gioco d'azzardo, specialmente a guadagno delle cosiddette "macchinette mangiasoldi".
Su FAD Infermieri, circa un anno fa, era già apparso un articolo riguardante il problema della ludopatia, in occasione della campagna "BASTA CON LE SLOT", promossa dalla trasmissione Le Iene. CLICCA QUI per visualizzare l'articolo. Non mi dilungo oltre con la prefazione, in quanto l'articolo è già di per sè, pienamente esaustivo!! Buona lettura!
UN FIUME DI DENARO
INGOIATO DALLE MACCHINETTE: TUTTI I NUMERI SULLA LUDOPATIA.
Quasi 800mila italiani
rischiano di finire nel tunnel della dipendenza, il 4% degli adolescenti. Solo
con le slot machine e le video lotterie, gli italiani spendono 47,5 miliardi
all’anno. Si tratta di giocatori “problematici” che rischiano di diventare
dipendenti dal gioco d’azzardo. Il dato emerge da una ricerca fatta da Sistema
Gioco Italia, la federazione cui fanno capo gli operatori del settore.
L'1,65% della popolazione
italiana, quindi, rischia di finire nel tunnel della dipendenza. Cinque anni fa
erano 590mila (1,27%). Colpa della crisi? Non ci sono certezze assolute. Il
problema “gambling” trae origine da motivi psicologici unitamente a fattori
sociali e culturali.
Contano
anche gli aspetti economici, ma non sono predominanti. Come ha evidenziato
l'antropologa americana Natasha Dow Schüll, per alcune persone questi giochi
diventano un'esperienza totalizzante, un modo per estraniarsi dal mondo per ore
e ore. E alla fine la molla non è la speranza di vincere e guadagnare soldi, ma
solo la possibilità di “staccare” dalla realtà, esattamente immergersi in un
film, in una partita di calcio o in una sinfonia. "La gente non gioca alle slot per
vincere – prosegue la studiosa – ma solo per giocare. I soldi non sono il fine
ma il mezzo per stare seduti davanti alle macchinette il più a lungo
possibile". Vincere il jackpot è un sogno? Sì, ma solo
per poterselo spendere tutto, continuando a giocare fino all'ultimo centesimo.
La percentuale di “malati di gioco” negli Usa oscilla tra l'1 e il 2% (più o
meno come da noi in Italia). Un numero abbastanza piccolo ma significativo:
basti pensare, infatti, che le loro giocate fruttano tra il 30% e il 60% del
fatturato dell'industria delle slot.
Secondo
alcuni studi la ludopatia è la patologia da dipendenza che cresce più
rapidamente tra i giovani e gli adulti. Molto più che la dipendenza da droga e alcol. Il 14% di
adolescenti italiani dicono di aver giocato d'azzardo almeno una volta. Il 4%,
invece, è affetto da "gap" (gioco d'azzardo patologico). I
giovanissimi che giocano e scommettono su internet sono il 13%. Qui il problema
è ancor maggiore, perché, al di là del controllo formale sulla maggiore età da
parte delle piattaforme online (facilmente aggirabile), la compulsività del
gioco passa inosservata.
Molto
più drammatici i numeri forniti dal Codacons, secondo cui il 50% dei
disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di ludopatia, con il 17%
dei pensionati colpiti e il 25% delle casalinghe. Più pesante l'incidenza sui
giovani: secondo l'associazione dei consumatori siamo al 17%. Ma quanti soldi
si perdono nel gioco? Ovviamente dipende dalle disponibilità, anche se la
tendenza di un ludopatica è quella di indebitarsi fino al collo, fino a non
sapere più a uscire dal tunnel. L'85% dei giocatori perde in media 40 euro al
giorno.
DA NON PERDERE IL DOCUMENTARIO \ INTERVISTA, REALIZZATO IN APPROFONDIMENTO ALL'ARTICOLO. PER VISIONARLO, CLICCA SU QUESTO LINK! |
Ma
in Italia quanti quanti soldi si giocano alle macchinette e quanto incamera lo
Stato? Vediamo i dati del 2013: solo con le slot machine e le videolotterie gli
italiani hanno speso 47,5 miliardi (il
56 % di quanto speso
complessivamente nel gioco). Le vincite incassate sono state pari a 38,5
miliardi, allo Stato sono finiti 4,3 miliardi. Nel 2014 la raccolta complessiva
parla di 45,6 miliardi, con un gettito per l'erario pari a 4,1
miliardi. Vediamo invece in quali regioni si gioca di più (dati 2013): in Lombardia la giocata media annuale è
di 1.040 a
testa, seguono l’Emilia Romagna con 1.002 e
l’Abruzzo con 960 euro. Agli ultimi posti Calabria (516 euro), Basilicata (505)
e Sicilia (384).
Confrontiamo
i soldi persi in gioco d'azzardo in Italia rispetto agli altri Paesi. Secondo
ilLibro blu dell’Agenzia
delle dogane e dei monopoli (dati 2013): siamo al
quarto posto nel mondo. Davanti a tutti gli Stati Uniti, con 119 miliardi di dollari all'anno.
Seguono la Cina e il Giappone. Noi “sprechiamo” 24 miliardi di euro, pari a
circa 17 miliardi di euro. Ma se dividiamo per numero di abitanti scaliamo la
classifica e arriviamo al secondo posto, con 400 dollari persi a testa ogni
anno. Al primo ci sono gli australiani, con 795 dollari. La medaglia d'argento
ci va un po' stretta? Se diamo uno sguardo veloce ai dati del Fondo monetario
internazionale, scopriamo che il prodotto interno lordo pro-capite degli
australiani è il doppio rispetto a quello degli italiani. Praticamente siamo a
pari merito come spesa rispetto alla nostra ricchezza. E, dato ancor più
sorprendente, solo due Paesi, al mondo (noi e l'Australia), spendono più dell'1%
dei propri redditi inseguendo la fortuna (o sprofondando nella malattia del
gioco compulsivo). Un primato di cui, probabilmente, non c'è da vantarsi molto.
Tratto da www.ilgiornale.it [LINK] - a cura di Orlando Sacchelli.
Spero, anche se ne sono quasi certo, che come me abbiate trovato interessante questo articolo, che ho pensato di proporre sul blog nella speranza di dare il mio modesto contributo nella lotta alla piaga sociale costituita dalla ludopatia.
Per ora, non mi resta che augurarvi un buon finale di 2014, ed un ottimo inizio del 2015!!
A presto per nuovi aggiornamenti!!
Valentino